sabato 6 settembre 2014

La letterina per H.

Questa mattina ho aperto il mio blogghetto deliziosamente vuoto (devo ancora capire come funziona tutto ciò che non riguarda lo scrivere al centro della pagina :D ) e ho trovato questo post non pubblicato. "Oh santa madre", ho pensato! "Non posso pubblicarlo", ho continuato. E invece, dopo qualche secondo di riflessione, ho deciso di sì.
Lunedì, di ritorno da un fantasmagorico fine settimana al mare, (vi avverto, ero in fase calante) avevo iniziato così...

Essere malinconici alla fine dell'estate è normale, credo. Non solo per uno studente che riprende ad andare a scuola dopo tre mesi di gioia infinita, di relax totale e di completa spensieratezza (il tutto perché non ha aperto libro, probabilmente, e dovrà familiarizzare di nuovo con la parola "studio", questa sconosciuta). La fine dell'estate fa essere malinconici un po' tutti, specialmente se settembre inizia con la pioggia e 19 gradi. Viene naturale pensare ai mesi appena trascorsi, al fatto che avresti voluto fare molte più cose e che il tempo atmosferico non ti ha aiutato, che le ferie sono finite e che dovrai aspettare un altro anno per sentirti vagamente libero, che la sensazione di leggerezza che percepisci in quei mesi estivi, data anche dall'abbigliamento, ti saluterà insieme al sole, al caldo e all'Estathé.
Ieri sera ero veramente malinconica. Sono tornata dopo uno splendido fine settimana al mare, un fine settimana pieno di sole, coccole, relax, cibo, mare, colori, gente e molto altro, e già nella strada di ritorno hanno fatto capolino le nuvole. Non solo lo splendido fine settimana era finito, ma era finito anche il fine settimana, e quindi il giorno dopo, cioè oggi, sarei dovuta tornare al lavoro. In tutto ciò il mio libro era sceso in classifica di diverse posizioni. 
Questa mattina pioveva a dirotto e quando sono arrivata al lavoro ero completamente fradicia (ah, che spettacolo!). Così tanto che l'unica cosa da fare sarebbe stata tornare indietro e cambiarmi, se non fosse che poi avrei dovuto rifare la stessa strada a piedi e sarei stata punto e a capo. 
Anche stasera sono malinconica. Ma stasera sono anche infastidita e turbata (i capelli arruffati su un lato lo dimostrano) dal fatto che sto scrivendo un post malinconico in una giornata di inizio settembre altrettanto malinconica. Non mi piace che stia finendo l'estate, non mi piace aver salutato il mare e non mi piace che il libro oscilli così tanto. 

Ecco, io ve lo avevo detto che ero in fase calante, e vi ricordo che avevo anche esclamato un "oh santa madre!" che in emmese (è così che possiamo definire il mio modo di parlare nel web) equivale a "oh santo cielo", "accidenti", "cavolo" e a tutto ciò che può essere una valida alternativa per la parolaccia più usata da noi italiani.
Comunque, per tutta la settimana ho avuto questa vaga sensazione di fastidio, quella tipica di fine agosto, e non sono riuscita a capire perché, ma curiosando qua e là su internet mi sono accorta che tante persone si lamentavano di non aver ricevuto, nemmeno quest'anno, la lettera di Hogwarts. Si sono accese tutte le lampadine intorno alla mia testa e... Eureka! Ho trovato il problema! La letterina! La letterina che non è mai arrivata! 
Di fondo, sono vent'anni che aspetto quella letterina e forse è per questo che l'inizio di settembre è così fastidioso.
La bella busta di carta spessa e rigida color panna/beige/bianco sporco/foglia autunnale che mi invita ad Hogwarts non arriva, e non c'è molto da fare. Per me e per tutti quei babbani che come me che non l'hanno ricevuta. Poveri, poveri noi. 
Pur sperandoci però, ammetto di non averci mai creduto davvero. In questa zona non ci sono molti gufi (direi piuttosto piccioni) e io non riesco a farmi crescere i capelli a comando, anche se devo dire che quest'estate hanno fatto vere prodezze (se tralasciamo il fatto che le punte sembrano paglia). Non ho poteri magici, questo è certo. Sono una noiosissima babbana. 
È inutile che fissi il cielo in attesa che mi atterri sulla punta del naso, o che guardi la porta sperando che passi nello spiraglio di luce o che bussi alla finestra. La letterina non c'è. Il Cappello parlante anche quest'anno non si appoggerà sulla mia testa e non mi metterà in nessuna casa. Nessuna torre. Nessuna squadra di Quidditch. Nessuna sala comune.  

Per fortuna nel frattempo il tempo è nettamente migliorato (dopo una settimana ha fatto di nuovo capolino il sole, anche lui quasi uno sconosciuto) e la sensazione di fastidio sembra un po' diminuita. Il libro continua ad oscillare, settembre è sempre settembre, il mare è lontano (e anche freddo, temo) e la letterina non c'è. Ma sono sicura che troveremo un modo per farci star simpatico anche tutto ciò, tipo rileggere dal primo all'ultimo i libri di Harry Potter. Secondo me non c'è periodo migliore dell'autunno per farlo. Non siete d'accordo?

M.

 

Nessun commento:

Posta un commento