giovedì 15 dicembre 2016

Che lettrice sono, adesso?

Inizio a pensare di essere affetta da uno strano disturbo, una specie di bipolarismo letterario che mi porta a perdere completamente la testa per alcuni libri, di cui parlo per giorni e giorni cercando di trasmettere a tutti l'amore che nutro nei loro confronti, e a crollare a picco l'ora dopo provando completa indifferenza verso altri. Altri che non sono brutti, anzi. Storie belle, ben fatte, piene, a loro modo emozionanti, con l'unico difetto che non mi provocano adorazioni immediate


Non sono sempre stata così. Fino a qualche anno fa leggevo di tutto, ma veramente di tutto. Qualunque libro mi capitasse sotto mano, anche se non era il genere che preferivo, lo affrontavo e arrivavo fino in fondo. Non avrei mai sopportato di non terminare una storia, di saltare pagine o frasi, di lasciare un libro incompleto sul comodino.
Non so bene cosa sia successo. Davvero. A un certo punto si è attuata una silente trasformazione. Da lettrice onnivora mi sono trasformata in una piaghetta che si indirizza quasi sempre sugli stessi generi e che non sempre ne esce soddisfatta
Va detto a chiare lettere che la colpa non è dei libri. Loro non c'entrano niente. Credo che il problema sia mio. Il fatto è che oggi, rispetto a qualche anno fa, ho tempi ristretti, sono spesso di corsa e devo scegliere tra la lettura e:
- lavorare
- cucinare (ovvero: tagliuzzare verdure e scongelare roba)
- sistemare
- uscire
- stare con gli altri
- scrivere
- vivere
- guardare la tv
- fare le pulizie di primavera anche in inverno
e via dicendo. Non ho volutamente considerato il lavoro e la famiglia.
Prima, specialmente fino a quando facevo l'università, le cose erano più semplici: studio o leggo? Di solito, una volta finito di studiare iniziavo a leggere, con brevi pause per la vita e la scrittura, che non era comunque presente come lo è oggi. Se la storia che mi capitava sotto mano non mi faceva impazzire, non aveva importanza perché avevo tempo, notte compresa. Quando non uscivo, chiaro. Ma anche se uscivo e tornavo tardi, non mi faceva nessuna fatica prendere un bel libro e lasciarmi coccolare dalle sue avventure e dalle fusa del mio adorato fratellino peloso, comunemente chiamato gatto, che ci ha abbandonati due anni fa per entrare in un mondo che immagino fatto di croccantini e scatole di cartone. Love you, my little love.
Ora, se leggo di notte, lo faccio perché ciò che mi trovo tra le mani mi sconquassa l'anima. Non riesco a rimanere sveglia/saltare la colazione/truccarmi a caso/pulire senza logica/tenere sveglio D. per un libro che non fa vibrare le corde giuste. Così sono diventata uno strano fenomeno che si esalta e si strugge per un libro che legge in qualche ora mentre se ne porta dietro altri iniziati ma mai terminati. E nonostante il numero di storie da leggere che ho sul Kindle sia altissimo, continuo a comprarne nella speranza di trovare la nuova adorazione del periodo. 

Per tentare di porre un freno a tutto ciò, ho deciso di partecipare alla mia prima reading challenge. Si tratta di una sfida di lettura organizzata dai blog Briciole di parole e Libri d'incanto che vede come tema portante il romance.


Siccome li scrivo ma ne leggo sempre troppo pochi, ho pensato che aderire fosse il sistema giusto per:
A. spronarmi ad arrivare in fondo ai libri anche se non mi tolgono il sonno e/o la fame
B. appassionarmi a una categoria di romanzi che adoro ma che leggo con troppa parsimonia, visto che la fantascienza e il fantasy tendono ad avere la meglio.    

Ecco, questa è M., la lettrice trentenne. Che fa anche rima. E voi, che lettori siete? Com'è cambiato il vostro approccio ai libri? Ma soprattutto: è cambiato?  

M. 

15 commenti:

  1. ah i bei tempi in cui potevo dedicare il tempo libero alla lettura e altre amenità senza dovermi preoccupare di pulire, cucinare (più o meno come te, lavorare, fare la spesa ecc ecc, sono tempi assai lontani...c'è stato un tempo in cui avevo quasi smesso di leggere e il libro restava sul comodino per tempi biblici. Poi con gli ebook ho ricominciato a leggere molto di più perché sfrutto i ritagli di tempo che ho nel corso della giornata (file varie, pause pranzo ecc) di solito un libro lo finisco, ma cerco di comprare solo quello che mi interessa davvero.

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    1. È una buona tattica.
      Gli eBook sono una gran cosa, ovunque tu sia puoi tirare fuori il cellulare/tablet/eReader e leggere. Non so se riuscirei a farne a meno. Che noia sarebbero le file alle poste? ;)

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  2. Ciao Monica, io all'università leggevo veramente poco, invece da quando l'ho finita riesco a leggere più spesso: i miei generi preferiti sono il rosa chick lit, il giallo e la narrativa generale, ma qualche volta mi piace provare con qualcosa di diverso, a parte l'erotico: non ho ancora trovato il coraggio di leggere le 50 sfumature ;-)

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    1. Le 5o sfumature sono uno di quei libri che andrebbero letti per capire perché se ne parla tanto, però, se vuoi buttarti su qualcosa di più spinto che è scritto divinamente, potresti provare con Adele Vieri Castellano. I romance ad alto tasso di sensualità non sono tra i miei preferiti, ma lei ha una penna eccezionale. ;)

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  3. No, nessun cambiamento nel mio caso: sono una fissata con il mainstream. In passato ho letto diversi gialli, ma perché ero curiosa, quando li finivo non mi aprivo mai a questo genere letterario: rimaneva un'esperienza isolata. Se devio dal mio percorso ordinario di lettrice lo faccio solo perché conosco l'autore e ho piacere di leggere qualcosa di suo oppure perché non ho altro per le mani (mi è capitato un'estate, in campagna dai miei. Mi sono accollata per un mese intero i libri di cui è ghiotta mia madre ed erano tutti appunto gialli e noir.) A maggior ragione ti capisco: se una cosa non prende perché insistere? Va dove ti porta il cuore... di lettrice.

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  4. Il mio tempo lettura, temo, è in flessione e calerà sempre più. Per questo devo dire che l'iscrizione al gruppo di lettura è stata una gran cosa, perché mi obbliga a leggere dei classici che forse non avrei mai preso in mano, spesso faticosi, certo, ma che mi danno anche sempre mille spunti di riflessione. Questa è la mia principale innovazione da lettrice, per il resto continuo a leggere quello che mi ispira, fregandome del genere e cercando di raccimolare ogni istante utile per farlo.

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    1. Immagino, con la pupattola ogni secondo guadagnato è da sfruttare al 100%.
      Il gruppo di lettura è un ottimo stimolo, spero che lo sia anche per me la reading challenge. ;)

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  5. anch'io sono sempre di corsa, ma non riesco ancora a partecipare ad una reading challenge, può essere che un giorno ho 2 ore da dedicare alla lettura e per una settimana niente >-< che barba!

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    1. Come ti capisco! Se potessero pagarci per leggere, saremmo miliardarie, ma così, con i tempi risicati, è davvero difficile mantenere i buoni propositi di lettura. :(

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  6. Grazie per la citazione, M! :D In questo caso devo dire che non mi sento tanto diversa come lettrice, rispetto a che ne so, cinque anni fa: l'unica cosa che è cambiata è la quantità (leggo molto di più adesso) e l'apertura verso i self, che ho cominciato a leggere per merito del blog. Poi per il resto leggo sempre quello che mi piace così vado a colpo sicuro, spaziando tra il romance, il thriller (forse ultimamente l'ho un po' abbandonato, ma più per mancanza di titoli interessanti che altro). Verso il fantasy ci vado cauta da sempre (ps: ho appena finito di leggere I Centomila Regni di N.K. Jeminsin e te lo consiglio assolutamente!!!). Per le tempistiche, io leggo ovunque, ma veramente ovunque. Anche mentre giro il risotto o la crema pasticcera sul fuoco XD XD

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    1. Sono appena andata a leggere la trama e sembra molto intrigante! Aspetto la tua recensione. ^_^
      Al momento sto cercando di finire "La moglie del califfo" ma faccio fatica, uff. Così, durante una coda, ho iniziato un'altra cosa. Ecco, vado avanti in questo modo, a ripetizione. XD

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  7. Io noto di essere lenta. Non divoro che raramente i romanzi e i saggi che leggo. Ho tempi dilatati non solo dal mio dover fare troppe cose ma proprio dal mio stile di lettura, che spesso torna a rileggere passaggi, ama gustare i dettagli. Sono effettivamente cambiata e lo imputo anche all'età. Avere 45 anni non è averne 20 o 30.

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    1. Non avevo mai pensato all'età come fattore rilevante per la velocità di lettura. Interessante, però.
      Rileggere alcuni passaggi piace anche a me, e in quei casi preferisco il cartaceo al Kindle. Tornare indietro è più facile. ;)

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